Stamattina spendo qualche minuto di tempo per condividere una mia riflessione di carattere economico/sociale che ritengo molto importante.
Usiamo oramai da parecchi anni la moneta unica e quotidianamente siamo abituati a leggere/ascoltare chi dà la colpa della crisi all'Euro, chi vorrebbe uscire dall'Unione Europea, chi vorrebbe ritornare alla Lira e via dicendo.
Io penso che la principale causa di questa situazione sia dovuta al nostro pessimo stile di vita e l'unica vera soluzione sia una rieducazione alla valutazione delle "cose". Mi spiego:
L'uomo per vivere ha bisogno di "cose", per avere queste "cose" ha deciso di utilizzare una moneta. Adesso non riusciamo più ad avere le "cose" che ci servono quindi diamo la colpa alla moneta; pensiamo abbia assunto un valore troppo basso.
L'unica cosa vera è che un cambio di moneta spiazza, perchè falsa la percezione del valore delle "cose". L'avvento dell'Euro ha provocato proprio questo e, purtroppo, c'è chi ci ha lucrato ed ancora lo fa. Le aziende oggi producono "cose" che hanno sempre meno valore quindi siamo costretti a ricomprare le stesse "cose" ed è ovvio che la moneta non basta più per soddisfare le nostre esigenze.
La moneta può avere valore 10, 100, o 1000 ma fino a quando continueremo con questo stile di vita non avrà mai abbastanza valore per soddisfare le nostre esigenze.
Per avere una dimostrazione pratica basta tornare indietro di soli 10-15 anni, sforzandoci di ricordare che qualità avevano le "cose" che acquistavamo e quanto duravano. Senza considerare che fino a 50-100 anni fa le "cose" non avevano solo un valore economico ma persino affettivo, venivano tramandate per generazioni.
Il nostro cervello non percepisce immediatamente questo stile di vita come negativo perchè lo "shopping" rimane sempre una cosa piacevole. A chi non piace avere una "cosa" nuova? Peccato che quella cosa diventerà quasi subito spazzatura. Si, mai nella storia del mondo una qualsiasi "cosa" ha avuto una vita così breve!
Oggi cambiare un cellulare dopo due anni è normale perchè è vecchio, cambiare il maglione dopo un anno è normale perchè è fuori moda, buttare un elettrodomestico guasto dopo 6 mesi è normale perchè non abbiamo tenuto lo scontrino per la garanzia, tanto è uscito il modello nuovo e comunque non costava molto...
Fino a quando continueremo così non esisterà moneta che reggerà i nostri ritmi di consumo!!!!
La soluzione?
E' solo una rieducazione al reale valore delle "cose", indipendentemente da quanto costano.
Premiare chi produce e vende "cose" di qualità e boicottare o denunciare chi produce o vende spazzatura.
E non dimentichiamo la nostra salute. Questo sistema di produzione finalizzato esclusivamente al profitto e al consumo immette sul mercato alimenti dannosi per la nostra salute.
Questo, naturalmente, dal mio punto di vista.
Benvenuto/a.
Perchè un blog? Vedo di riassumere: meglio 2 visitatori al mese con cui condividere qualcosa di utile che "5000" amici su Facebook dai quali sorbirsi, ogni giorno, inviti e sagge condivisioni.
Buona navigazione...
domenica 29 dicembre 2013
giovedì 26 dicembre 2013
POSTE ITALIANE: DISSERVIZI E NESSUNA ASSISTENZA PER I PROBLEMI CON POSTEPAY!
Il post era inizialmente titolato "Un bel bug informatico 'Poste Italiane' per Natale... che vergogna!!!" ma a quanto pare la situazione è molto peggio...
A Santo Stefano un'altra bella esperienza... che sicuramente contribuisce a consolidare la mia fiducia nella salvaguardia dei dati sensibili da parte di poste italiane.
Ultimamente tutti i possessori si carta PostePay hanno ricevuto a casa l'invito per mettere in sicurezza la propria scheda adottando il "nuovo sistema di sicurezza" entro il 31 Dicembre. Il sistema prevede di associare il proprio numero di cellulare alla scheda, per fare questo bisogna andare in posta oppure servirsi del sistema automatico attraverso qualsiasi sportello postamat.
Oramai tanti servizi internet permettono di associare il proprio numero di cellulare all'account, ma nessuno ti obbliga ad uscire di casa e a dover fare una fila per effettuare l'operazione. Come mai Poste usa questo sistema????? Bhoooo!!! Comunque non ho dato peso alla cosa perchè è possibile farlo allo sportello ATM esterno senza perdere tempo per la fila.
Stamani esco a fare benzina, passo vicino all'ufficio postale centrale di Ruvo di Puglia, quindi decido di fermarmi per effettuare quest'operazione visto che siamo oramai alla fine di Dicembre.
Inserisco la scheda e, come indicato sul volantino ricevuto, scelgo la funzione di sicurezza, il sistema mi chiede il pin (da 5 cifre) e stranamente è risultato errato. Per farla breve, ho fatto diverse prove, non solo all'ATM della posta centrale, ma anche a quello della succursale (piazza Bovio), il mio codice pin funziona solo se si vuole prelevare del denaro, altrimenti per tutti gli altri servizi viene riconsociuto errato.
Cosciente del rischio che correvo, per le tante prove errate l'ATM ha trattenuto la mia carta PostePay. Domani dovrò rivolgermi al personale per riavere la mia scheda, così potrò finalmente "decantare le lodi" al loro sistema informatico così efficiente.
Nemmeno nel sito internet più disgraziato ed economico che ho realizzato ho mai fatto certi errori. Mi auguro che la sicurezza dei nostri dati venga trattata con più attenzione.
Questo il risultato delle telefonate al numero verde:
P.S. Un dato che ho potuto constatare personalmente: per gli europei e persino per i cinesi il nostro sistema postale è uno dei più scadenti. Costi elevati, tempi lunghi, disservizi ed eccessiva posta smarrita. Non si fidano.
Aggiornamento 03/01/14: E l'odissea continua...
Il giorno 27/12/13 mi sono recato presso l'ufficio postale di Piazza Bovio-Via Vittorio Veneto per recuperare la mia carta PostePay, un impiegato mi ha invitato a tornare l'indomani alle ore 8:30 perchè "la cassaforte era oramai chiusa".
L'indomani mattina mi sono ripresentato, un'impiegata mi ha chiesto di ritornare perchè il direttore non era in sede, al chè ho cominciato a perdere la pazienza. L'impiegata ha così deciso di cercare qualcuno che mi risolvesse il problema. Dopo circa 10 minuti di attesa, presentando un mio documento, ho potuto riavere la mia carta PostePay. Ho fatto notare che l'inconveniente era dovuto al cattivo funzionamento del postamat e il mio interlocutore (che mi è sembrato di intuire fosse il direttore di filiale) ha candidamente ipotizzato che forse non è aggiornato il software del postamat... mhaaa?!?!
Finita la mia operazione di associazione del numero di cellulare alla scheda (stavolta alle casse), ho finalmente concluso un'operazione che mi avrebbe dovuto portare via solo 30 secondi di tempo.
Stranamente, il giorno 29 faccio un acquisto online, vado a pagare (come faccio sempre) con la postepay ma l'operazione non viene accettata. Ho pensato fosse un disguido temporaneo e pago con un altra carta.
Ieri mattina (2 Gennaio 2014) ho fatto altri due acquisti, su due siti internet differenti ed entrambi non accettano il pagamento con la mia PostePay.
Ho subito visitato il sito poste.it ed ho trovato il numero verde 803160. Nella tarda mattinata di ieri ho chiamato 7 volte, restando in attesa da un minimo di 10 minuti ad un massimo di 20 minuti, senza riuscire a parlare con un operatore. Ho così deciso di compilare il form di assistenza online, spiegando la situazione, in attesa di una risposta. Dalle ore 14 circa di ieri alle 12:00 di oggi (03/01/14) non ho ancora ricevuto risposta, così ho deciso di richiamare il numero verde. Per tre volte, attendendo una media di 15 minuti, non sono riuscito ancora a parlare con un operatore, mi sono solo rincretinito ad ascoltare la musichetta d'attesa.
Suppongo che il blocco dei pagamenti sia collegato al ritiro della scheda da parte del Postamat. Al momento non posso ancora utilizzare i miei soldi presenti sulla scheda e non posso parlare con un operatore.
Sono anche un correntista Poste Italiane ma questa bellissima esperienza non può fare altro che invoglare a cambiare operatore bancario... VERGOGNA!
Aggiornamento 07/01/2014...
Sembra assurdo ma sto conoscendo una realtà di Poste Italiane che ignoravo. Se hai un problema con la scheda PostePay NON C'E' MODO DI AVERE ASSISTENZA!
Non oso immaginare che tipo di assistenza offra per problemi più seri.
Venerdì 04/01 mi sono recato all'ufficio postale centrale di Ruvo per effettuare alcune operazioni allo sportello. Ho spiegato all'operatore il mio problema con la PostePay e, come immaginavo, mi ha rimandato al numero verde per cercare la soluzione.
Fino ad ora (07/01/14 ore 19:39) non ho avuto nessuna risposta alla mia segnalazione online sul sito di Poste. Ho effettuato una seconda segnalazione, oramai nella vana speranza di un "miracolo".
Negli ultimi giorni ho contiunuato a chiamare il numero verde. Solo oggi ho fatto 4 telefonate, attendendo al massimo 25 minuti, senza riuscire a parlare con un operatore. PAZZESCO!
Aggiornamento 08/01/2014...
Oggi alla prima telefonata del giorno al numero verde, dopo soli 10 minuti RIESCO A PARLARE CON UN OPERATORE... ero emozionato, non credevo alle mie orecchie. Dopo appena 10 giorni di prove e una trentina di ore di attesa con la musichetta.
Finalmente riesco a spiegare il tutto all'operatore, faccio persino un'operazione di pagamento in tempo reale per dimostrare l'errore. Questo non può fare altro che aprire una pratica di verifica, anticipandomi che i tempi sono lunghi, quindi sarebbe meglio rivolgersi all'ufficio postale che mi ha trattenuto la scheda postepay perchè il fattore scatenante di questo problema è sicuramente legato a qualche operazione errata fatta dall'ufficio.
Mi vesto e mi fiondo nell'affollatissima succursale postale per parlare col direttore. Dopo qualche minuto di conversazione con quest'ultimo emerge solo che "loro non hanno fatto niente, hanno solo preso la scheda e restituitami", l'unica soluzione suggerita è la sostituzione della scheda con una nuova, da fare non nella succursale ma nella sede centrale. Questo significa fare altra coda in un altro ufficio postale e, se non vado errato, pagare 5 euro per la sostituzione della scheda. Tutto questo, ribadisco, per colpa di POSTE ITALIANE. Ma tanto chi se ne frega, noi clienti abbiamo tempo e soldi da buttare!!!!!
E l'avventura continua... e i disservizi pure!
A Santo Stefano un'altra bella esperienza... che sicuramente contribuisce a consolidare la mia fiducia nella salvaguardia dei dati sensibili da parte di poste italiane.
Ultimamente tutti i possessori si carta PostePay hanno ricevuto a casa l'invito per mettere in sicurezza la propria scheda adottando il "nuovo sistema di sicurezza" entro il 31 Dicembre. Il sistema prevede di associare il proprio numero di cellulare alla scheda, per fare questo bisogna andare in posta oppure servirsi del sistema automatico attraverso qualsiasi sportello postamat.
Oramai tanti servizi internet permettono di associare il proprio numero di cellulare all'account, ma nessuno ti obbliga ad uscire di casa e a dover fare una fila per effettuare l'operazione. Come mai Poste usa questo sistema????? Bhoooo!!! Comunque non ho dato peso alla cosa perchè è possibile farlo allo sportello ATM esterno senza perdere tempo per la fila.
Stamani esco a fare benzina, passo vicino all'ufficio postale centrale di Ruvo di Puglia, quindi decido di fermarmi per effettuare quest'operazione visto che siamo oramai alla fine di Dicembre.
Inserisco la scheda e, come indicato sul volantino ricevuto, scelgo la funzione di sicurezza, il sistema mi chiede il pin (da 5 cifre) e stranamente è risultato errato. Per farla breve, ho fatto diverse prove, non solo all'ATM della posta centrale, ma anche a quello della succursale (piazza Bovio), il mio codice pin funziona solo se si vuole prelevare del denaro, altrimenti per tutti gli altri servizi viene riconsociuto errato.
Cosciente del rischio che correvo, per le tante prove errate l'ATM ha trattenuto la mia carta PostePay. Domani dovrò rivolgermi al personale per riavere la mia scheda, così potrò finalmente "decantare le lodi" al loro sistema informatico così efficiente.
Nemmeno nel sito internet più disgraziato ed economico che ho realizzato ho mai fatto certi errori. Mi auguro che la sicurezza dei nostri dati venga trattata con più attenzione.
Questo il risultato delle telefonate al numero verde:
P.S. Un dato che ho potuto constatare personalmente: per gli europei e persino per i cinesi il nostro sistema postale è uno dei più scadenti. Costi elevati, tempi lunghi, disservizi ed eccessiva posta smarrita. Non si fidano.
Aggiornamento 03/01/14: E l'odissea continua...
Il giorno 27/12/13 mi sono recato presso l'ufficio postale di Piazza Bovio-Via Vittorio Veneto per recuperare la mia carta PostePay, un impiegato mi ha invitato a tornare l'indomani alle ore 8:30 perchè "la cassaforte era oramai chiusa".
L'indomani mattina mi sono ripresentato, un'impiegata mi ha chiesto di ritornare perchè il direttore non era in sede, al chè ho cominciato a perdere la pazienza. L'impiegata ha così deciso di cercare qualcuno che mi risolvesse il problema. Dopo circa 10 minuti di attesa, presentando un mio documento, ho potuto riavere la mia carta PostePay. Ho fatto notare che l'inconveniente era dovuto al cattivo funzionamento del postamat e il mio interlocutore (che mi è sembrato di intuire fosse il direttore di filiale) ha candidamente ipotizzato che forse non è aggiornato il software del postamat... mhaaa?!?!
Finita la mia operazione di associazione del numero di cellulare alla scheda (stavolta alle casse), ho finalmente concluso un'operazione che mi avrebbe dovuto portare via solo 30 secondi di tempo.
Stranamente, il giorno 29 faccio un acquisto online, vado a pagare (come faccio sempre) con la postepay ma l'operazione non viene accettata. Ho pensato fosse un disguido temporaneo e pago con un altra carta.
Ieri mattina (2 Gennaio 2014) ho fatto altri due acquisti, su due siti internet differenti ed entrambi non accettano il pagamento con la mia PostePay.
Ho subito visitato il sito poste.it ed ho trovato il numero verde 803160. Nella tarda mattinata di ieri ho chiamato 7 volte, restando in attesa da un minimo di 10 minuti ad un massimo di 20 minuti, senza riuscire a parlare con un operatore. Ho così deciso di compilare il form di assistenza online, spiegando la situazione, in attesa di una risposta. Dalle ore 14 circa di ieri alle 12:00 di oggi (03/01/14) non ho ancora ricevuto risposta, così ho deciso di richiamare il numero verde. Per tre volte, attendendo una media di 15 minuti, non sono riuscito ancora a parlare con un operatore, mi sono solo rincretinito ad ascoltare la musichetta d'attesa.
Suppongo che il blocco dei pagamenti sia collegato al ritiro della scheda da parte del Postamat. Al momento non posso ancora utilizzare i miei soldi presenti sulla scheda e non posso parlare con un operatore.
Sono anche un correntista Poste Italiane ma questa bellissima esperienza non può fare altro che invoglare a cambiare operatore bancario... VERGOGNA!
Aggiornamento 07/01/2014...
Sembra assurdo ma sto conoscendo una realtà di Poste Italiane che ignoravo. Se hai un problema con la scheda PostePay NON C'E' MODO DI AVERE ASSISTENZA!
Non oso immaginare che tipo di assistenza offra per problemi più seri.
Venerdì 04/01 mi sono recato all'ufficio postale centrale di Ruvo per effettuare alcune operazioni allo sportello. Ho spiegato all'operatore il mio problema con la PostePay e, come immaginavo, mi ha rimandato al numero verde per cercare la soluzione.
Fino ad ora (07/01/14 ore 19:39) non ho avuto nessuna risposta alla mia segnalazione online sul sito di Poste. Ho effettuato una seconda segnalazione, oramai nella vana speranza di un "miracolo".
Negli ultimi giorni ho contiunuato a chiamare il numero verde. Solo oggi ho fatto 4 telefonate, attendendo al massimo 25 minuti, senza riuscire a parlare con un operatore. PAZZESCO!
Aggiornamento 08/01/2014...
Oggi alla prima telefonata del giorno al numero verde, dopo soli 10 minuti RIESCO A PARLARE CON UN OPERATORE... ero emozionato, non credevo alle mie orecchie. Dopo appena 10 giorni di prove e una trentina di ore di attesa con la musichetta.
Finalmente riesco a spiegare il tutto all'operatore, faccio persino un'operazione di pagamento in tempo reale per dimostrare l'errore. Questo non può fare altro che aprire una pratica di verifica, anticipandomi che i tempi sono lunghi, quindi sarebbe meglio rivolgersi all'ufficio postale che mi ha trattenuto la scheda postepay perchè il fattore scatenante di questo problema è sicuramente legato a qualche operazione errata fatta dall'ufficio.
Mi vesto e mi fiondo nell'affollatissima succursale postale per parlare col direttore. Dopo qualche minuto di conversazione con quest'ultimo emerge solo che "loro non hanno fatto niente, hanno solo preso la scheda e restituitami", l'unica soluzione suggerita è la sostituzione della scheda con una nuova, da fare non nella succursale ma nella sede centrale. Questo significa fare altra coda in un altro ufficio postale e, se non vado errato, pagare 5 euro per la sostituzione della scheda. Tutto questo, ribadisco, per colpa di POSTE ITALIANE. Ma tanto chi se ne frega, noi clienti abbiamo tempo e soldi da buttare!!!!!
E l'avventura continua... e i disservizi pure!
domenica 15 dicembre 2013
Stativo motorizzato per riprese e fotografia 360° (virtual tour)
Un breve post per presentare il mio stativo motorizzato, per riprese e fotografie... da un nuovo punto di vista ;)
Visto che ogni volta che lo utilizzo desta l'interesse di qualcuno, ho deciso di spiegarne le funzionalità; potrebbe risultare un utile spunto per chi volesse realizzarne uno simile.
Mesi fa è nata l'esigenza di realizzare delle fotografie a 360° per un agriturismo, i cosiddetti "Virtual Tour", che permettono a chi le guarda di "muoversi" nella fotografia.
Queste si realizzano fondendo fra loro decine di normali fotografie, fino a ricreare l'ambiente in cui sono state scattate, in un'unica immagine a 360°.
Utilizzando un normale cavalletto non sempre si riesce a cogliere la migliore visione dell'ambiente circostante, così ho deciso di realizzare uno stativo abbastanza alto, che mi permettesse di poter regolare l'angolo di ripresa dal basso, quindi motorizzato a distanza.
Il risultato è un supporto alto quasi 3,5 metri che mi permette un angolo di ripresa molto più interessante.
Risulta utile non solo per le fotografie a 360° ma anche per scatti e riprese video in ambienti dove c'è gente, a quell'altezza si va oltre la testa della gente.
Qui sotto qualche scatto realizzato da un amico:
Qui sotto ho riprodotto la stessa fotografia 360° realizzata da un'azienda specializzata in virtual tour (www.italiavirtualtour.it). Si tratta di Piazza Bovio a Ruvo di Puglia.
E' stato utilizzato un normale cavalletto ad altezza d'uomo. Qui il link: http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=94263
Questo invece è la foto 360° che ho realizzato io:
Si può interagire con la foto cliccando direttamente nella foto oppure usando i tasti posti in basso.
Visto che ogni volta che lo utilizzo desta l'interesse di qualcuno, ho deciso di spiegarne le funzionalità; potrebbe risultare un utile spunto per chi volesse realizzarne uno simile.
Mesi fa è nata l'esigenza di realizzare delle fotografie a 360° per un agriturismo, i cosiddetti "Virtual Tour", che permettono a chi le guarda di "muoversi" nella fotografia.
Queste si realizzano fondendo fra loro decine di normali fotografie, fino a ricreare l'ambiente in cui sono state scattate, in un'unica immagine a 360°.
Utilizzando un normale cavalletto non sempre si riesce a cogliere la migliore visione dell'ambiente circostante, così ho deciso di realizzare uno stativo abbastanza alto, che mi permettesse di poter regolare l'angolo di ripresa dal basso, quindi motorizzato a distanza.
Il risultato è un supporto alto quasi 3,5 metri che mi permette un angolo di ripresa molto più interessante.
Risulta utile non solo per le fotografie a 360° ma anche per scatti e riprese video in ambienti dove c'è gente, a quell'altezza si va oltre la testa della gente.
Qui sotto qualche scatto realizzato da un amico:
Qui sotto ho riprodotto la stessa fotografia 360° realizzata da un'azienda specializzata in virtual tour (www.italiavirtualtour.it). Si tratta di Piazza Bovio a Ruvo di Puglia.
E' stato utilizzato un normale cavalletto ad altezza d'uomo. Qui il link: http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=94263
Questo invece è la foto 360° che ho realizzato io:
lunedì 25 novembre 2013
Risparmio energetico: spegnere automaticamente il PC
A chi non è mai capitato di far fare un'operazione lunga al proprio PC ma di doversi allontanare o magari, a tarda sera, è ora di andare a dormire. In questi casi il nostro computer rimane acceso, senza far niente, consumando inutile corrente che ci ritroveremo in bolletta.
E' arrivata l'ora di utilizzare qualche semplice utility che spenga in nostro computer quando finisce di lavorare. In giro ce ne sono tante, quasi tutte gratuite. Ne ho scelta una ben fatta, in italiano e che sembra fare correttamente il proprio compito: "PowerOFF", nel momento in cui scrivo arrivato alla versione 3.0.1.3, tradotto anche in italiano.
Qui è possibile visitare la pagina ufficiale del programmatore: http://users.telenet.be/jbosman/applications.html
oppure scaricare direttamente la versione in italiano: http://poweroff.softonic.it/download o http://www.megalab.it/3010/poweroff-ita
Ciao
E' arrivata l'ora di utilizzare qualche semplice utility che spenga in nostro computer quando finisce di lavorare. In giro ce ne sono tante, quasi tutte gratuite. Ne ho scelta una ben fatta, in italiano e che sembra fare correttamente il proprio compito: "PowerOFF", nel momento in cui scrivo arrivato alla versione 3.0.1.3, tradotto anche in italiano.
Qui è possibile visitare la pagina ufficiale del programmatore: http://users.telenet.be/jbosman/applications.html
oppure scaricare direttamente la versione in italiano: http://poweroff.softonic.it/download o http://www.megalab.it/3010/poweroff-ita
Ciao
domenica 6 ottobre 2013
Facebook, il surrogato elettronico di un amico/parente
Facebook, in pochi anni, ha avuto un boom di adesioni, tanto che questo fenomeno sarà ricordato negli anni. In tanti si sono chiesti i motivi di una tale crescita e le ipotesi avanzate sono veramente tante.
Negli ultimi tempi l'utilizzo del social network sta avendo un evidente calo. Perchè?
Penso che Facebook abbia avuto successo grazie alla nostra necessità di approvazione, di attenzioni, di essere ascoltati. L'illusione che la nostra bacheca/diario fosse al centro dell'attenzione di tutti ha allettato molti.
Basti pensare all'ansia da "risposta", da "mi piace" o da "condivisione" che molti naviganti provano. In effetti si tratta di dimostrazioni che qualcuno ci ascolta, pensa a noi, approva quello che pensiamo/facciamo... e che delusione se nessuno risponde ad un nostro post!
Insomma, ci si illudeva che Facebook potesse diventare il surrogato di un amorevole amico/parente.
Ecco, penso che tantissimi utenti utilizzino meno facebook perchè delusi da quel surrogato, che così amorevole non lo è.
Facebook rimarrà sempre un insieme di computers e di righe di codice di programmazione, di per sè freddi e sterili. Quello che l'ha reso straordinario è la nostra necessità di attenzioni e la nostra capacità di dedicarci agli altri.
Riflettiamoci...
Ciao
Massimiliano Gadaleta
Negli ultimi tempi l'utilizzo del social network sta avendo un evidente calo. Perchè?
Penso che Facebook abbia avuto successo grazie alla nostra necessità di approvazione, di attenzioni, di essere ascoltati. L'illusione che la nostra bacheca/diario fosse al centro dell'attenzione di tutti ha allettato molti.
Basti pensare all'ansia da "risposta", da "mi piace" o da "condivisione" che molti naviganti provano. In effetti si tratta di dimostrazioni che qualcuno ci ascolta, pensa a noi, approva quello che pensiamo/facciamo... e che delusione se nessuno risponde ad un nostro post!
Insomma, ci si illudeva che Facebook potesse diventare il surrogato di un amorevole amico/parente.
Ecco, penso che tantissimi utenti utilizzino meno facebook perchè delusi da quel surrogato, che così amorevole non lo è.
Facebook rimarrà sempre un insieme di computers e di righe di codice di programmazione, di per sè freddi e sterili. Quello che l'ha reso straordinario è la nostra necessità di attenzioni e la nostra capacità di dedicarci agli altri.
Riflettiamoci...
Ciao
Massimiliano Gadaleta
giovedì 3 ottobre 2013
Una versione speciale della mia pulsantiera quiz per Radio Rai
Qualche giorno fa ho ricevuto una richiesta particolare.
Un'operatrice di Radio Rai mi ha chiesto una variante della mia pulsantiera di prenotazione per giochi a quiz. La pulsantiera possiede gia un buzzer sonoro ma naturalmente, dovendola utilizzare per giochi in radio, è importante che oltre al segnale luminoso la pulsantiera emetta un suono diverso per ogni giocatore, questo permetterebbe di far capire a casa chi è stato il giocatore più veloce.
Ho avuto varie richieste della pulsantiera ma, fino ad ora, non avevo mai pensato ad una sonorizzazione multitono.
Sono riuscito a progettare la modfiica sonora con effetti differenti (raggio laser, campanello, sparo ecc), adesso vediamo come conciliare la vendita alla Rai compatibilmente al progetto NonSoloQuiz.
Massimiliano Gadaleta
Un'operatrice di Radio Rai mi ha chiesto una variante della mia pulsantiera di prenotazione per giochi a quiz. La pulsantiera possiede gia un buzzer sonoro ma naturalmente, dovendola utilizzare per giochi in radio, è importante che oltre al segnale luminoso la pulsantiera emetta un suono diverso per ogni giocatore, questo permetterebbe di far capire a casa chi è stato il giocatore più veloce.
Ho avuto varie richieste della pulsantiera ma, fino ad ora, non avevo mai pensato ad una sonorizzazione multitono.
Sono riuscito a progettare la modfiica sonora con effetti differenti (raggio laser, campanello, sparo ecc), adesso vediamo come conciliare la vendita alla Rai compatibilmente al progetto NonSoloQuiz.
Massimiliano Gadaleta
domenica 11 agosto 2013
TRUFFA: la nuova strategia commerciale dell'azienda moderna!
E' da anni che osservo il fenomeno e a dire la verità sono proprio stanco di essere preso per i fondelli da colossi che ammucchiano miliardi. Questo tipo di "furbizie" mi danno ai nervi!
Noto, sempre più spesso, che tantissimi prodotti commerciali, dagli alimentari ai detersivi, vengono sistematicamente peggiorati, ma venduti sempre allo stesso prezzo (se non più cari). Questo perchè?
La ricerca di nuove formule per migliorare un prodotto è molto costosa quindi le aziende cos'hanno pensato di fare? Peggiorare lentamente un prodotto fino al lancio di uno nuovo (pubblicizzato come migliore), che non è altro che lo stesso di qualche tempo prima. In questo modo il cliente che prova il nuovo prodotto nota la differenza con quello vecchio ed è soddisfatto di pagare qualcosa in più. In questo modo l'azienda ha speso ZERO in ricerca tecnologica vendendo più caro lo stesso e identico prodotto... mica fessi!
Mi chiedo se nessuna associazione di consumatori abbia mai fatto caso a questo carosello. Questo tipo di comportamento, a mio parere, è truffa bella e buona. Se un'azienda vende un prodotto peggiore, allo stesso prezzo e senza avvisare il consumatore io non posso che intenderla come truffa.
Certo che per avviare una denuncia bisogna poter dimostrare il peggioramento di un prodotto... questo non sarebbe molto difficile. Mi è capitato di ritrovare detersivi acquistati anni prima che avevano proprietà migliori di quelli appena acquistati. Li ho fatti paragonare a diverse persone e tutte hanno confermato la mia tesi. Secondo me, la tecnica di difesa delle aziende potrebbe essere: "ma sull'etichetta c'era scritto chiaramente Nuova Formula". Capita spesso di vedere sui prodotti questa dicitura e tutti noi pensiamo che abbiano migliorato qualcosa... ma in realtà cos'hanno fatto? Migliorato o peggiorato il prodotto?
Tu cosa ne pensi?
Grazie
Massimiliano Gadaleta
Noto, sempre più spesso, che tantissimi prodotti commerciali, dagli alimentari ai detersivi, vengono sistematicamente peggiorati, ma venduti sempre allo stesso prezzo (se non più cari). Questo perchè?
La ricerca di nuove formule per migliorare un prodotto è molto costosa quindi le aziende cos'hanno pensato di fare? Peggiorare lentamente un prodotto fino al lancio di uno nuovo (pubblicizzato come migliore), che non è altro che lo stesso di qualche tempo prima. In questo modo il cliente che prova il nuovo prodotto nota la differenza con quello vecchio ed è soddisfatto di pagare qualcosa in più. In questo modo l'azienda ha speso ZERO in ricerca tecnologica vendendo più caro lo stesso e identico prodotto... mica fessi!
Mi chiedo se nessuna associazione di consumatori abbia mai fatto caso a questo carosello. Questo tipo di comportamento, a mio parere, è truffa bella e buona. Se un'azienda vende un prodotto peggiore, allo stesso prezzo e senza avvisare il consumatore io non posso che intenderla come truffa.
Certo che per avviare una denuncia bisogna poter dimostrare il peggioramento di un prodotto... questo non sarebbe molto difficile. Mi è capitato di ritrovare detersivi acquistati anni prima che avevano proprietà migliori di quelli appena acquistati. Li ho fatti paragonare a diverse persone e tutte hanno confermato la mia tesi. Secondo me, la tecnica di difesa delle aziende potrebbe essere: "ma sull'etichetta c'era scritto chiaramente Nuova Formula". Capita spesso di vedere sui prodotti questa dicitura e tutti noi pensiamo che abbiano migliorato qualcosa... ma in realtà cos'hanno fatto? Migliorato o peggiorato il prodotto?
Tu cosa ne pensi?
Grazie
Massimiliano Gadaleta
giovedì 8 agosto 2013
Italiani... popolo di cogl...i - Meno TV e più informazione ci farebbero bene
Consideralo uno sfogo, uno spunto di riflessione, una cazzata... ma stamani mi andava di scrivere su un argomento che... non sopporto più.
Saprai sicuramente che in Italia paghiamo tariffe telefoniche mobili molto care e avrai notato (sicuramente) la rottura di palle continua in TV degli spot di tutte le compagnie telefoniche; centinaia si spot al giorno. Forse non tutti sanno che la pubblicità può far lievitare tranquillamente il prezzo di un prodotto, anche del 30%. Questo significa che noi stessi paghiamo la pubblicità che ci rompe i cogl...i ogni giorno; è come il cane che si morde la coda.
Questo perchè??????
Perchè le compagnie telefoniche (e non solo) conoscono bene una caratteristica degli italiani: la PIGRIZIA. In generale siamo poco propensi a perdere anche qualche minuto del nostro tempo ad informarci, preferiamo acquisire le informazioni "senza sforzo". Ecco che la "pappa pronta" della TV diventa il "nutrimento" ideale per il notro cervello, al punto da prendere per oro colato tutto ciò che ci propinano quotidianamente.
Per molte persone quello che si vede in TV è la realtà, senza considerare mai che TUTTO quello che vediamo in TV è un prodotto commerciale e come tale viene "impacchettato" e presentato per essere appetibile anche a costo di distaccarsi completamente dalla realtà.
Mi occupo da anni, anche se in maniera saltuaria, di pubblicità e so benissimo che l'unico interesse di chi ti commissiona la pubblicità è vendere il prodotto anche a costo di raccontare una balla.
Negli ultimi anni ne è ulteriore conferma Facebook. Sul social network girano un mare di stupidagini completamente inventate e vengono condivise per mesi perchè solo pochi hanno il buon senso di informarsi prima di condividere un'informazione. E a pensare che oggi siamo veramente fortunati perchè esistono strumenti come Google (e affini) che ci permettono di trovare risposte in pochi secondi, risposte che fino a 20 anni fa avremmo impiegato mesi per avere.
Io mi soffermerei a riflettere su alcuni punti:
1) la TV racconta "storie" create ad arte, quindi sarebbe meglio sviluppare un senso critico maggiore nei confronti di ciò che si vede. A dire il vero sarebbe meglio guardarla il meno possibile, prediligendo strumenti interattivi.
2) imparare a valutare le informazioni che apprendiamo da qualsiasi media. Non dimentichiamo che qualche minuto del nostro tempo dedicato ad informarci contribuisce a migliorare la nostra vita, quella degli altri (soprattutto di chi ci circonda) e ci permette di risparmiare denaro.
3) informarsi aiuta a far crescere la propria autostima, evitando di farsi prendere per cu.o dai raccontapalle professionisti
4) sai cosa vale di più al giorno d'oggi? L'informazione. Senbra strano ma è proprio così. Ecco perchè diventa fondamentale saper cercare, distinguere e selezionare le informazioni.
Ho sentito dire spesso ai genitori "voglio che mio figlio abbia quello che non ho avuto io" riferendosi a beni materiali relativamente utili, mi piacerebbe sentir dire almeno una volta "voglio trasmettere ai miei figli il sapere".
Sono dell'idea che se fra mille anni l'uomo sarà ancora sulla terra non sarà certo per merito dei vari milionari ma delle persone che hanno saputo cercare e condividere le informazioni.
Grazie per il tempo che hai dedicato alla lettura.
Massimiliano Gadaleta
Saprai sicuramente che in Italia paghiamo tariffe telefoniche mobili molto care e avrai notato (sicuramente) la rottura di palle continua in TV degli spot di tutte le compagnie telefoniche; centinaia si spot al giorno. Forse non tutti sanno che la pubblicità può far lievitare tranquillamente il prezzo di un prodotto, anche del 30%. Questo significa che noi stessi paghiamo la pubblicità che ci rompe i cogl...i ogni giorno; è come il cane che si morde la coda.
Questo perchè??????
Perchè le compagnie telefoniche (e non solo) conoscono bene una caratteristica degli italiani: la PIGRIZIA. In generale siamo poco propensi a perdere anche qualche minuto del nostro tempo ad informarci, preferiamo acquisire le informazioni "senza sforzo". Ecco che la "pappa pronta" della TV diventa il "nutrimento" ideale per il notro cervello, al punto da prendere per oro colato tutto ciò che ci propinano quotidianamente.
Per molte persone quello che si vede in TV è la realtà, senza considerare mai che TUTTO quello che vediamo in TV è un prodotto commerciale e come tale viene "impacchettato" e presentato per essere appetibile anche a costo di distaccarsi completamente dalla realtà.
Mi occupo da anni, anche se in maniera saltuaria, di pubblicità e so benissimo che l'unico interesse di chi ti commissiona la pubblicità è vendere il prodotto anche a costo di raccontare una balla.
Negli ultimi anni ne è ulteriore conferma Facebook. Sul social network girano un mare di stupidagini completamente inventate e vengono condivise per mesi perchè solo pochi hanno il buon senso di informarsi prima di condividere un'informazione. E a pensare che oggi siamo veramente fortunati perchè esistono strumenti come Google (e affini) che ci permettono di trovare risposte in pochi secondi, risposte che fino a 20 anni fa avremmo impiegato mesi per avere.
Io mi soffermerei a riflettere su alcuni punti:
1) la TV racconta "storie" create ad arte, quindi sarebbe meglio sviluppare un senso critico maggiore nei confronti di ciò che si vede. A dire il vero sarebbe meglio guardarla il meno possibile, prediligendo strumenti interattivi.
2) imparare a valutare le informazioni che apprendiamo da qualsiasi media. Non dimentichiamo che qualche minuto del nostro tempo dedicato ad informarci contribuisce a migliorare la nostra vita, quella degli altri (soprattutto di chi ci circonda) e ci permette di risparmiare denaro.
3) informarsi aiuta a far crescere la propria autostima, evitando di farsi prendere per cu.o dai raccontapalle professionisti
4) sai cosa vale di più al giorno d'oggi? L'informazione. Senbra strano ma è proprio così. Ecco perchè diventa fondamentale saper cercare, distinguere e selezionare le informazioni.
Ho sentito dire spesso ai genitori "voglio che mio figlio abbia quello che non ho avuto io" riferendosi a beni materiali relativamente utili, mi piacerebbe sentir dire almeno una volta "voglio trasmettere ai miei figli il sapere".
Sono dell'idea che se fra mille anni l'uomo sarà ancora sulla terra non sarà certo per merito dei vari milionari ma delle persone che hanno saputo cercare e condividere le informazioni.
Grazie per il tempo che hai dedicato alla lettura.
Massimiliano Gadaleta
sabato 29 giugno 2013
Telefonate dal numero 0247951678, questo è stalking! Si tratta di call center Vodafone?
Siamo martellati continuamente dalla pubblicità ma a volte si arriva a situazioni assurde... continuando così dove arriveremo?
Condivido questa mia piccola (brutta) esperienza. Circa 15 giorni fa ho avuto delle telefonate, gli squilli duravano troppo poco per riuscire a rispondere in tempo. Il numero era visibile, appunto lo "0247951678", ed ho pensato a telefonate di lavoro. Non ho richiamato perchè una persona con un minimo di "sale" che vuole comunicare con te fa fare un numero adeguato di squilli per dare il tempo di rispondere.
Il giorno dopo sono riuscito a rispondere ad una di queste telefonate, mi si è presentato un fantomatico operatore Vodafone che conosceva il mio nome, che riusciva a malapena a farsi comprendere (sembrava cinese) e che mi proponeva un piano tariffario di quelli che ti regalano mari e monti. Ho cortesemente rifiutato ma questo ha cominciato ad insistere irritandomi un pò.
A distanza di qualche ora ho ricevuto una nuova telefonata, questa volta da una donna (sempre cinese) che mi proponeva la stessa solfa. Questa volta in maniera più decisa, ma sempre educatamente ho spiegato che mi avevano gia proposto l'offerta ma che non m'interessava al che anche la signora ha cominciato ad insistere ed io ho chiuso la conversazione.
Per farla breve, ho memorizzato il numero con la dicitura "Rompicoglioni" e da quel giorno questo nome appare sul mio cellulare in media 6/8 volte al giorno. Non rispondo più al telefono ma è comunque una rottura "scomodarsi" ogni volta per raggiungere il telefono per poi scoprire che sono loro!!!
Oggi mi sono deciso a fare una piccola ricerca su questo "fenomeno" perchè ho cominciato ad avere degli squilli anche da un altro numero simile (0245072248) e, mentre sto scrivendo, ho potuto interloquire con un'altra solerte operatrice Vodafone, sempre dall'accento straniero. Da oggi in poi mi aspetto anche delle telefonate dal nuovo numero e ritengo che la situazione sia assurda.
A mio parere si denota un reato di stalking!!!!
La prima cosa da capire è se la Vodafone è caduta così in basso o si tratta di una truffa? Poi come è meglio procedere?
Ciao
Massimiliano Gadaleta
P.S. Dalla mie prime ricerche è venuto fuori che questa disavventura tocca a tantissimi utenti sin dal Dicembre 2012 e fino ad ora nessuno a fatto niente... neppure Vodafone!
Condivido questa mia piccola (brutta) esperienza. Circa 15 giorni fa ho avuto delle telefonate, gli squilli duravano troppo poco per riuscire a rispondere in tempo. Il numero era visibile, appunto lo "0247951678", ed ho pensato a telefonate di lavoro. Non ho richiamato perchè una persona con un minimo di "sale" che vuole comunicare con te fa fare un numero adeguato di squilli per dare il tempo di rispondere.
Il giorno dopo sono riuscito a rispondere ad una di queste telefonate, mi si è presentato un fantomatico operatore Vodafone che conosceva il mio nome, che riusciva a malapena a farsi comprendere (sembrava cinese) e che mi proponeva un piano tariffario di quelli che ti regalano mari e monti. Ho cortesemente rifiutato ma questo ha cominciato ad insistere irritandomi un pò.
A distanza di qualche ora ho ricevuto una nuova telefonata, questa volta da una donna (sempre cinese) che mi proponeva la stessa solfa. Questa volta in maniera più decisa, ma sempre educatamente ho spiegato che mi avevano gia proposto l'offerta ma che non m'interessava al che anche la signora ha cominciato ad insistere ed io ho chiuso la conversazione.
Per farla breve, ho memorizzato il numero con la dicitura "Rompicoglioni" e da quel giorno questo nome appare sul mio cellulare in media 6/8 volte al giorno. Non rispondo più al telefono ma è comunque una rottura "scomodarsi" ogni volta per raggiungere il telefono per poi scoprire che sono loro!!!
Oggi mi sono deciso a fare una piccola ricerca su questo "fenomeno" perchè ho cominciato ad avere degli squilli anche da un altro numero simile (0245072248) e, mentre sto scrivendo, ho potuto interloquire con un'altra solerte operatrice Vodafone, sempre dall'accento straniero. Da oggi in poi mi aspetto anche delle telefonate dal nuovo numero e ritengo che la situazione sia assurda.
A mio parere si denota un reato di stalking!!!!
La prima cosa da capire è se la Vodafone è caduta così in basso o si tratta di una truffa? Poi come è meglio procedere?
Ciao
Massimiliano Gadaleta
P.S. Dalla mie prime ricerche è venuto fuori che questa disavventura tocca a tantissimi utenti sin dal Dicembre 2012 e fino ad ora nessuno a fatto niente... neppure Vodafone!
giovedì 13 giugno 2013
Visita al 'Giardino della Moscatella' ad Altamura
Su invito dell'amico Francesco Rubini, titolare di Giardini Rubini, azienda florovivaistica sita in Calendano (Ruvo di Puglia), ho potuto visitare un giardino veramente singolare.
Un progetto curato da Filippo Marroccoli, architetto agronomo di Altamura (www.filippomarroccoli.it), che si prefigge, per la realizzazione di giardini, l'utilizzo di piante non proprio "popolari", ma adatte alla sopravvivenza nel nostro territorio, con un esiguo o nullo apporto di acqua.
Mi ha fatto piacere scoprire, nel nostro territorio, un altro progetto che merita di crescere.
Filippo presenta il progetto nelle fiere di settore e dispone di un vivaio veramente singolare. Sempre ad Altamura è possibile visitare il giovane giardino realizzato proprio con queste varietà di piante.
Se passate da Altamura fate un salto al 'Giardino della Moscatella', fra l'altro è anche un Bed & Breakfast.
Foto ricordo scattate da me:
Un progetto curato da Filippo Marroccoli, architetto agronomo di Altamura (www.filippomarroccoli.it), che si prefigge, per la realizzazione di giardini, l'utilizzo di piante non proprio "popolari", ma adatte alla sopravvivenza nel nostro territorio, con un esiguo o nullo apporto di acqua.
Mi ha fatto piacere scoprire, nel nostro territorio, un altro progetto che merita di crescere.
Filippo presenta il progetto nelle fiere di settore e dispone di un vivaio veramente singolare. Sempre ad Altamura è possibile visitare il giovane giardino realizzato proprio con queste varietà di piante.
Se passate da Altamura fate un salto al 'Giardino della Moscatella', fra l'altro è anche un Bed & Breakfast.
Foto ricordo scattate da me:
giovedì 10 gennaio 2013
Un nuovo utile servizio per gli esercenti... by BariAffari
Un'altra interessante esclusiva nata in casa BariAffari...
Sappiamo bene quant'è importante per un esercente fidelizzare i propri clienti e conosciamo bene anche i prezzi della pubblicità necessaria ad essere sempre visibile nel panorama commerciale.
Da oggi ogni esercente, indipendentemente se iscritto o meno al portale BariAffari, può offrire ai propri clienti (ed anche ai passanti) un utile ed innovativo servizio.
Oggi moltissimi utenti usano internet quotidianamente, ma non è sempre facile orientarsi fra milioni di siti internet; a volte non si riesce a trovare il servizio cercato o peggio ancora ci si imbatte in siti internet truffaldini. Ecco che diventa importante avere un'indicazione seria e veloce su tutto quello che serve su internet. Adesso è possibile, aprendo il proprio browser internet, avere TUTTO a portata di mano. Utile a tutti, indipendentemente dall'età o dall'attività svolta. Provare per credere!
Per sapere come funziona guarda il video allegato poi visita il sito www.daqui.tk
Servizio rivolto agli esercenti delle province di BA e BAT.
Sappiamo bene quant'è importante per un esercente fidelizzare i propri clienti e conosciamo bene anche i prezzi della pubblicità necessaria ad essere sempre visibile nel panorama commerciale.
Da oggi ogni esercente, indipendentemente se iscritto o meno al portale BariAffari, può offrire ai propri clienti (ed anche ai passanti) un utile ed innovativo servizio.
Oggi moltissimi utenti usano internet quotidianamente, ma non è sempre facile orientarsi fra milioni di siti internet; a volte non si riesce a trovare il servizio cercato o peggio ancora ci si imbatte in siti internet truffaldini. Ecco che diventa importante avere un'indicazione seria e veloce su tutto quello che serve su internet. Adesso è possibile, aprendo il proprio browser internet, avere TUTTO a portata di mano. Utile a tutti, indipendentemente dall'età o dall'attività svolta. Provare per credere!
Per sapere come funziona guarda il video allegato poi visita il sito www.daqui.tk
Servizio rivolto agli esercenti delle province di BA e BAT.
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