martedì 11 giugno 2019

Collabora con “Lo Regalo Ma Non Lo Butto” nella tua città…


Ciao. Nel 2010 ho creato il sito internet www.loregalomanonlobutto.it col fine di offrire uno strumento utile per donare/scambiare/cercare oggetti in disuso, ma soprattutto per abituare l’utenza a prolungare la vita degli oggetti, facendoli diventare spazzatura più tardi possibile.
Il sito internet non è mai stato pubblicizzato, funziona col semplice passaparola. Negli anni ho dedicato ore del mio tempo per implementare servizi veramente unici, ad esempio è possibile utilizzare un software per mostrare gli annunci nei locali pubblici, per strada (maggiori dettagli qui: http://gadaletamassimiliano.blogspot.com/2019/05/software-lr-vision-per-mostrare-annunci.html ), oppure l’ultima funzionalità aggiunta che permette di sostenere l’economia locale, quella fatta dai piccoli negozi cittadini (maggiori info qui: http://gadaletamassimiliano.blogspot.com/2019/05/loregalomanonlobuttoit-adesso-oltre-al.html ).

Mi piacerebbe che l’intero sistema fosse maggiormente utilizzato, così ho pensato di instaurare delle collaborazioni locali con utenti/associazioni che vogliano gestire il servizio nella propria città.
Ci sono tanti motivi per cui non utilizzo Facebook (ne parlo dettagliatamente qui: http://gadaletamassimiliano.blogspot.com/2019/06/no-social-differenze-fra-sito.html ), uno di questi è che negli anni sono nati centinaia di gruppi con lo stesso scopo, succede spesso che gli utenti creano gruppi o pagine invogliati da una nuova idea, ma tempo qualche mese l’euforia della novità comincia a scemare, rendendo sempre più scadente il servizio offerto nella pagina/gruppo, a volte abbandonando completamente il progetto. Questo perché non si è minimamente invogliati a proseguire l’iniziativa e l’unico che ci guadagna dal lavoro degli iscritti è il colosso Facebook, perché può propinare la pubblicità a sempre più utenti.
Per evitare questo tipo di problema, con “Lo Regalo Ma Non Lo Butto” ho pensato di creare degli spazi pubblicitari a sostegno dell’iniziativa nella città.

MA COME FUNZIONA LA COLLABORAZIONE?
Facciamo un esempio pratico (inventato) per far comprendere in che modo funziona la collaborazione:
Mettiamo che Michele, gestore di un gruppo Facebook “Vendo e compro a Bergamo” (esempio inventato), voglia collaborare con il sito www.loregalomanonlobutto.it . Michele non deve far altro che far conoscere agli utenti del proprio gruppo Facebook il sito internet LoRegaloMaNonLoButto, ricordando magari che gli oggetti che non vengono venduti possono essere donati a persone bisognose.
Io dedico a Michele uno speciale account pubblicitario gratuito sul sito LoRegaloMaNonLoButto, dove potrà caricarci fino a 20 banner pubblicitari (simili a quelli che troviamo su Facebook, Youtube ecc.). Michele avrà piena autonomia di mettere in questi banner quello che crede, magari pubblicizzando il proprio gruppo Facebook e soprattutto offrendo gli spazi a negozi ed aziende di Bergamo.
Un altro compito di Michele è quello di attivare gli annunci inseriti nella propria città. Per ogni annuncio che verrà inserito a Bergamo, a Michele arriverà un’email, potrà attivare l’annuncio oppure cancellarlo, cliccando semplicemente su un tasto. E’ un’operazione da circa 3-5 secondi ad annuncio.
Se eventualmente il lavoro di Michele non gli permette di dedicare tempo al gruppo Facebook o ad altro, può farsi affiancare da un giovane disoccupato che potrà impegnarsi per qualcosa di utile, in cambio dell’introito (o parte di esso) proveniente dai banner.
Cosa succede così: che a Bergamo si doneranno sempre più oggetti in disuso (cosa positiva), Michele continuerà a far crescere il proprio gruppo su Facebook “Vendo e compro a Bergamo” ma sarà più motivato dal piccolo introito che avrà dai banner su LoRegaloMaNonLoButto. I negozi/aziende che inseriranno un banner sul sito faranno pubblicità mirata, visibile dagli utenti di Bergamo, quindi il sistema contribuirà anche a far crescere l’economia locale. Inoltre il 100% dei guadagni rimarrà in città e non andrà ad arricchire le già piene tasche dei colossi informatici come Facebook.

Vorrei precisare alcune cose (sempre seguendo il nostro esempio inventato):
1) Michele sarà l’unico utente che potrà inserire i banner pubblicitari per la città di Bergamo, non avrà alcuna concorrenza nella stessa città.
2) A me che gestisco il sito LoRegaloMaNonLoButto non va alcun guadagno. Michele è libero anche di regalare gli spazi pubblicitari sul sito. Che lui guadagni 50 o 1000 euro al mese a me non interessa.
3) L’unico obbligo che ha Michele è di far conoscere attraverso il suo gruppo Facebook (o come meglio crede) il sito LoRegaloMaNonLoButto. Michele ha tutto da guadagnarci a far conoscere il sito nella propria città, perché più utenti di Bergamo lo utilizzano, più i propri 20 spazi pubblicitari avranno valore.
4) Io non avrò nessun contatto con gli inserzionisti a cui Michele vende gli spazi.
5) Michele potrà accettare anche inserzionisti (aziende/negozi) di città limitrofe che sono interessati a farsi pubblicità a Bergamo
6) Michele potrà recedere da questa collaborazione in qualsiasi momento. Nella città di Bergamo verrà ricercato un altro collaboratore.
7) Michele nel proprio pannello gestionale sul sito potrà vedere, in ogni momento, quante persone di Bergamo  sono iscritte a www.loregalomanonlobutto.it e quanti annunci di donazione sono attivi nella città. In questo modo potrà capire se il proprio impegno sta fruttando.

Ma veniamo alle domande che sicuramente ti starai ponendo:
1) Perché faccio tutto questo?
Mi piacerebbe creare un gruppo di lavoro, composto da decine di persone, che collaborino ad un progetto comune utile, e che l’introito generato da ogni singolo sforzo per farlo crescere vada alla persona che lo ha generato. Oggi colossi come Facebook, Youtube ecc. possono arricchirsi grazie ai contenuti che generiamo noi utenti, ma a noi viene riconosciuto poco (solo Yotube) o niente (Facebook).
2) Da cosa si sostiene il progetto “Lo Regalo Ma Non Lo Butto”?
Una parte delle spese di gestione sono coperte dai banner pubblicitari che vedi sul sito. Quel tipo di banner è gestito automaticamente da Google, circa l’80% degli introiti va al colosso, il restante a chi li espone. In passato, in occasioni di eventi particolari, quando magari serviva materiale stampato, ho cercato dei sostenitori che mi fornissero locandine/volantini.
3) Un collaboratore come fa a procacciare potenziali inserzionisti pubblicitari nella propria città?
Come ritiene più opportuno, naturalmente più il progetto sarà conosciuto e più sarà facile procurarsi inserzionisti. La cosa più semplice è utilizzare il proprio gruppo Facebook. Solitamente gli iscritti ad un gruppo cercano di scroccare pubblicità gratuita, anche se è vietata nella quasi totalità dei gruppi da regolamento.
E’ inutile sottolineare che gli inserzionisti saranno più ben propensi ad investire in pubblicità gestita da utenti locali e legata ad un progetto di salvaguardia ambientale.
4) Perché mettere un banner su un sito quando si potrebbe condividere un’immagine pubblicitaria nel gruppo Facebook?
Semplice, perché sul sito LoRegaloMaNonLoButto ha 1000 volte più visibilità. Se tu inserisci un’immagine in un gruppo, questa apparirà nella “home page” di pochissimi iscritti al gruppo (dipende se hanno utilizzato di recente il gruppo) per soli pochi minuti. Su Facebook, solo se paghi una campagna pubblicitaria sarai sicuro che un tot di persone vedrà il messaggio pubblicitario (in base alla cifra che si vuol investire). Un banner sul sito LoRegaloMaNonLoButto può essere inserito per un mese intero e TUTTI gli utenti della città che visitano il sito lo vedranno.
5) Quanto si può chiedere all’inserzionista per la pubblicazione di un banner?
Dipende da quante persone della città usano il sito. Ad esempio all’inizio, per la pubblicazione di un mese, si può chiedere una cifra simbolica di 5 euro a banner. Magari, dopo un anno di lavoro si potrebbe arrivare anche a 100-200 euro a banner. Dipende da tanti fattori.
6) Come funziona fiscalmente?
Ognuno gestisce gli spazi pubblicitari come meglio crede. E’ ovvio che se gli introiti generati raggiungessero cifre importanti sarebbe giusto inquadrarsi fiscalmente come agenzia pubblicitaria.
7) Chi realizza i banner grafici?
Li può fornire l’inserzionista o, se il collaboratore è in grado, li può realizzare lui oppure ci si può rivolgere a persona in grado di realizzarli.
7) Ci sono scadenze per il servizio LoRegaloMaNonLoButto e per le relative collaborazioni?
No, il servizio rimarrà attivo fino a quando ci saranno i termini per farlo. Se il servizio è utilizzato in una città non c’è ragione di cessare una collaborazione, tranne se il collaboratore locale provochi danno allo stesso progetto o non faccia nulla per farlo crescere nella propria città.
8) Ci sono contratti da firmare?
No, basta comunicarmi l’intenzione di voler collaborare al progetto.

LA VETRINA FACEBOOK COS’E’?
Per ogni paese in cui c’è un collaboratore viene creata una pagina Facebook, ma questa è solo una “vetrina espositiva” per gli annunci.
Continuando l’esempio di prima… nel momento in cui Michele aderisce al progetto io creerò una pagina simile a questa https://www.facebook.com/LoRegaloMaNonLoButtoRoma/ , dal nome “Lo Regalo Ma Non Lo Butto – Bergamo - Dono e scambio oggetti in disuso”. Attraverso un sistema automatico, tutti gli annunci pubblicati sul sito www.loregalomanonlobutto.it, relativi alla città di Bergamo, verranno automaticamente pubblicati in questa pagina.
Come già detto, questa ha solo funzione di vetrina espositiva, serve solo ad attirare nuova utenza da Facebook. Aiuterà Michele a far conoscere il sistema a Bergamo.



Dispongo personalmente di un mezzo pubblicitario, nei paesi vicino a Ruvo di Puglia ci si può organizzare per pubblicizzare l’iniziativa per strada.

Contattami all'indirizzo email qui sotto:


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