lunedì 22 giugno 2015

Quale forma di pubblicità scegliere?

Facciamo una veloce carrellata sugli strumenti pubblicitari oggi a disposizione, tentando di elencarne pregi e difetti.
Prima di partire con l’elencare gli strumenti , bisognerebbe soffermarsi un attimo sul contenuto del messaggio pubblicitario. Certo, ogni azienda ha proprie esigenze pubblicitarie, quindi è impossibile adottare sempre uno stesso schema.  Solitamente, la pubblicità che è meglio tollerata dall’utenza è quella che trasmette qualche nuova informazione o che offre una promozione commerciale. Negli ultimi anni abbiamo visto crescere, persino in TV, dove ogni secondo di tempo è “preziosissimo”, spot pubblicitari contenenti offerte commerciali, magari  come sponsorizzazione di trasmissioni  televisive.
Altro fenomeno che avrai sicuramente notato è l’esplosione dei “tutorial” sui più svariati argomenti. Non sono altro che brevi “lezioni” su com’è fatto e come utilizzare un dato strumento per raggiungere un certo risultato. Il fenomeno è esploso su internet, ma vista l’evidente efficacia è sempre più adottato anche sulla più costosa TV. Non a caso una delle frasi celebri di Steve Jobs, fondatore di Apple, era: "La gente non sa quello che vuole finché non glielo si mostra".
Riassumendo,  l’utente è più tollerante verso le forme pubblicitarie che propongono un risparmio o che, “mostrando” come usare un nuovo oggetto, innescano il desiderio di possederlo.

Quali sono gli strumenti pubblicitari più utilizzati?
Per strada i diffusissimi pannelli 6x3 metri  o più piccoli posti ovunque, magari su delle fioriere.
Mobili, 6x3 metri o più piccoli, posti su veicoli che girano in città.
Volantini, solitamente distribuiti nella cassette postali.
Pubblicità sui giornali, locali o nazionali, quotidiani, settimanali, mensili, periodici o tematici.
Pubblicità sulle radio locali o nazionali.
Pubblicità in TV, su emittenti locali o nazionali.
Pubblicità su internet.
I pannelli led.
Pubblicità attraverso bluetooth proximity marketing



PANNELLI PUBBLICITARI STRADALI 6X3 METRI
Molto usati, solitamente con contratti da 14 giorni o multipli. I prezzi vanno da 300-400 euro a salire (per 14gg), dipende dal punto in cui sono piazzati.
In teoria, pannelli così grandi potrebbero essere considerati molto visibili ma in realtà è difficile calcolare quanti reali contatti possono fornire, ci sono in ballo troppe variabili da considerare, ad esempio a che velocità viaggiano le vetture su quel  tratto di strada. L’ideale è sceglierlo in un punto di forte rallentamento o ancora meglio nei pressi di un semaforo. La grafica deve contenere poche indicazioni e ben visibili, tali da essere lette in pochi istanti. Ultimamente, anche a causa della crisi, si sono visti pannelli 6x3 suddivisi in 4 spazi differenti, niente di più sbagliato, perché è impossibile leggerne i contenuti passando in auto. Ci si divide le spese ma sono soldi completamente buttati.
Se il pannello pubblicitario è inserito in un gruppo di altri 3-4-5 pannelli diventa molto improbabile che vengano visti tutti.
Come tipologia di pubblicità, avendo la possibilità di essere letto solo per pochi istanti, di sfuggita, è impossibile metterci più informazioni contemporaneamente.
Esistono anche pannelli più piccoli, posizionati sul marciapiede, solitamente su delle fioriere. Se si trovano in una zona dove c’è passaggio pedonale possono convenire, altrimenti non hanno una grande convenienza, in auto è difficile leggerne i contenuti.

PANNELLI STRADALI MOBILI (o vele pubblicitarie)
Sono pannelli 6x3 metri o più piccoli, piazzati su veicoli che girano in città. Sono molto visibili, hanno un prezzo di circa 100-150 euro al giorno, per contratti solitamente dai 4 ai 6 giorni.
Anche in questo caso il messaggio pubblicitario deve essere ben chiaro tanto da essere letto in pochi istanti.

VOLANTINI NELLA CASSETTE POSTALI
E’ uno strumento pubblicitario molto diffuso. Solitamente si effettuano campagne da 10000 volantini in su, tutto dipende dall’ampiezza della zona da coprire. Si può partire da una spesa di 300-400 euro in su.
Il volantino permette la presenza di più informazioni, tanto che è lo strumento più usato per offerte commerciali dei negozi.
Negli ultimi anni il sistema ha perso un po’ di efficacia da quando quasi tutti i condomini si sono dotati di cassetta pubblicitaria apposita, quindi solo chi è interessato prende il volantino, ma spesso vengono sprecati.
Capita che agenzie pubblicitarie poco serie si servono, per la distribuzione, di ragazzini sottopagati che non sempre possono assicurare la corretta diffusione.
La presenza di queste cassette pubblicitarie esterne, complice il vento, favorisce la caduta dei volantini sul pavimento, dando spesso l’idea di sporcizia del condominio. Per questo, capita spesso che alcuni condòmini si prendono la briga di svuotare la cassetta buttando tutti i volantini.

PUBBLICITA’ SUI GIORNALI
Pubblicità abbastanza costosa, più adatta al consolidamento dell’immagine aziendale, anche se non mancano le proposte commerciali, soprattutto nelle riviste specifiche di settore.
Si può partire con una spesa di 10-20000 euro a salire, dipende dal tipo di rivista e dalla tiratura.
Essendo un mezzo che si consulta con calma, la pubblicità ha un’ottima resa perché è quasi sicuro che venga letta dall’acquirente della rivista.

PUBBLICITA’ SULLE RADIO
E’ una forma di pubblicità sempre meno usata. Grazie alla diffusione di strumenti audio portatili, come i lettori mp3 e delle web radio su internet, sono tantissime le piccole radio che hanno chiuso i battenti. Riescono a sopravvivere solo i grandi network nazionali.
I prezzi possono variare tantissimo, dal tipo di radio, da quante volte viene ripetuto lo spot e dalla lunghezza del contratto stipulato.
Gli spot sono nell’ordine delle decine di secondi quindi abbastanza ristretti per le promozioni commerciali.

PUBBLICITA’ IN TV
Con il digitale terrestre si sono proliferate le emittenti TV, ci sono canali televisivi tematici.
La disponibilità di tempo e i prezzi variano tantissimo da emittente ad emittente, si può partire da qualche centinaio di euro di investimento per spazi  su piccole emittenti locali, fino a centinaia di mila euro per  i contratti con le emittenti nazionali.
Su molti canali TV si propongono spazi dedicati alle televendite, con tutorial sull’utilizzo degli articoli proposti.

PUBBLICITA’ SU INTERNET
Internet è un universo a parte ed anche le offerte pubblicitarie sono veramente tante. Non è sempre facile capire quale formula pubblicitaria sia la più conveniente. In questa “giungla” da qualche tempo la fanno da padroni i colossi del web come Google e Facebook che offrono vari strumenti pubblicitari, video e testuali.
Capire come strutturare una campagna pubblicitaria non è cosa da tutti, ma esistono agenzie pubblicitarie specializzate o numeri telefonici dedicati che ti aiutano a progettare la campagna.
Il budget lo sceglie il cliente, può andare da decine fino a migliaia di euro, tutto dipende da come si struttura la pubblicità  e dai risultati voluti.
Se si decide di fare da soli è obbligatorio farsi prima un minimo di “cultura” sull’argomento per evitare di sprecare soldi.



PANNELLI LED
Nonostante negli ultimi anni la tecnologia led sia diventata leggermente più economica, l’installazione di un display, abbastanza ampio da essere ben visibile, è ancora un investimento importante per un’agenzia pubblicitaria.
Sul pannello è possibile trasmettere brevi animazioni a colori ma, per essere efficace, deve essere assolutamente posizionato in una zona di sosta, come nei pressi di un semaforo o ancora meglio in una zona pedonale. Il costo della struttura, della manutenzione, della realizzazione degli spot grafici non lo rende uno strumento pubblicitario economico.
Il costo di una campagna pubblicitaria può variare da tantissimi fattori, dimensioni pannello, posizione, passaggi giornalieri dello spot, giorni della campagna ecc. ma si parte sempre da qualche centinaio di euro a salire.
Gli spot inseriti solitamente durano pochi secondi.


PUBBLICITA’ ATTRAVERSO BLUETOOTH PROXIMITY MARKETING
Una delle forme pubblicitarie più efficaci, economiche e green mai esistite, ma che è stata sempre penalizzata dalla scarsa preparazione tecnologica dell’utenza media. Tecnica usata all’estero da almeno 6-7 anni, ma quasi sconosciuta in Italia.
Si basa sulla trasmissione gratuita delle informazioni attraverso il bluetooth (simile al wifi). Tutti i nostri dispositivi elettronici ne sono dotati, PC, telefoni, radio, TV, lettori mp3, tablet ecc.
La diffusione degli smartphone degli ultimi anni potrebbe finalmente far apprezzare le potenzialità di questa tecnica.
Perché?
Attraverso il Bluetooth è possibile trasmettere qualsiasi cosa (testo, immagini, video, suoni). Non ha la necessità di una connessione internet.
A differenza di tutte le altre forme di pubblicità, qualsiasi file trasmesso ad un cellulare o ad un tablet, viene memorizzato sul dispositivo e portato SEMPRE con se, il cellulare è oggi il dispositivo tecnologico più usato, quindi le informazioni memorizzate sono SEMPRE disponibili all’utente, ovunque, 24 ore su 24.
A differenza di tutte le altre forme di pubblicità il bluetooth proximity marketing è l’unico a diffusione “virale”, cioè duplicabile esponenzialmente. In pratica, se veniamo in possesso di un volantino o di un giornale con un’informazione importante, incontrando un amico, non possiamo duplicare il nostro volantino/giornale per dagli una copia, possiamo solo mostrarglielo. Con in bluetooth invece possiamo trasmettere  una copia del file (qualsiasi cosa contenga) e la stessa cosa può fare il nostro amico con i suoi amici, sempre gratuitamente e senza consumare carta ed inchiostri. Questo è l’unico metodo che in pochi passaggi può anche centuplicare un singolo messaggio iniziale, ecco perché viene definito “a diffusione virale”, da virus.


Come accennato, non è una tecnica nuova, molti colossi commerciali, ad esempio Coca-Cola solo per citarne una, adottano il bluetooth sin dagli albori. E’ usato in molte catene di alberghi, in aeroporti (EasyJet l’ha appena integrata nella propria rete), ci sono varie postazioni all’Expo di Milano.
Tutti i giornali mondiali hanno trattato almeno una volta l’argomento, dal Forbes, rivista economica americana (http://www.forbes.com/sites/gregpetro/2014/10/08/how-proximity-marketing-is-driving-retail-sales/)  a “Il sole 24 ore” (http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/2024/proximity-marketing-intervista-alessandra-183532-gSLABU2ml), passando da tutte le riviste tecnologiche, Wired (http://www.wired.it/mobile/smartphone/2014/06/13/proximity-marketing-e-ibeacon-il-futuro-dello-shopping-nei-negozi-fisici/) fino a tutti i blog che trattano informazione/commercio/tecnologia (http://www.chefuturo.it/2014/03/zambrelli-come-cambiano-il-social-media-con-il-proximity-marketing/).
Solo per fare qualche esempio. Per avere una panoramica più precisa del fenomeno basta digitale “bluetooth proximity marketing” su Google.



Ovviamente ci sono tante altre forme di pubblicità. C’è anche chi si stampa in fronte un messaggio promozionale e gira fra la gente in città.
Per il momento ci siamo limitati a quelle più “convenzionali”…  alla prossima.


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