venerdì 12 dicembre 2014

Non è più possibile raggiungere Google con i dispositivi Android. Server DNS Inforstrada/Wind in tilt?

Condivido questo post per suggerire una soluzione ad un problemino poco piacevole che può presentarsi a chiunque..
Ieri sera, dalle 23:00 circa mi sono reso conto che, navigando in wifi con il tablet (Android), non riuscivo più a raggiungere il sito di Google. Digitando www.google.it o .com venivo sempre reindirizzato a pagine di Libero/Infostrada (che è il mio gestore ADSL). Dopo una mezzora del persistere del problema ho fatto una scansione antivirus/antimalware del tablet senza risultato, navigando con i PC Google era sempre raggiungibile mentre provando con il tablet, due smartphone e due smartTV (tutti Android) i siti Google erano sempre irraggiungibili (con relativo reindirizzamento su pagine Libero). Visto che un improvviso contagio di massa da un famelico virus era improbabile ho deciso di tentare puntando ad altro server DNS ed ho risolto il problema. Sui PC non uso DNS Infostrada ma gli OpenDNS, mi sono sempre trovato bene e il 100% dei siti è sempre raggiungibile. Non sapendo come modificare i server DNS su Android ho installato un'APP gratuita che ti permette di farlo in pochi secondi (la trovi qui: https://play.google.com/store/apps/details?id=htmt.changedns).
A voler essere malpensante potrebbe sembrare strano che per più di un ora (solo il tempo che ho provato io) il sito più visitato al mondo (Google) risulti non raggiungibile a favore di un tour di pagine Libero...
comunque, per evitare ogni malinteso, meglio utilizzare server DNS veramente liberi!
Per chi non sapesse cosa sono i DNS basta digitare su Google "cosa sono i DNS". Per i più pigri clicca QUI o QUI



domenica 5 ottobre 2014

"News From Me ;)" la nuova app android per tenersi aggiornati su cosa succede nel mondo...

Scherzo. Si tratta di una piccola applicazione android che ti collega velocemente a questo blog e al mio canale Youtube.
In realtà è una prima applicazione sperimentale che verrà modificata ed implementata nel progetto "Non Solo Quiz". Si adatta a dispositivi diversi come telefoni cellulari o tablet e si può scaricare gratuitamente dallo store di Google Play.
Questo è il link diretto: https://play.google.com/store/apps/details?id=appinventor.ai_m_gadaleta.MyPersonalBlog

Ciao


domenica 10 agosto 2014

Matera: spettacolo a cielo aperto

La definizione "Sassi di Matera" sminuisce leggermente la singolarità di questa città della Basilicata. Non a caso dal 1993 è diventa Patrimonio dell'umanità dell'Unesco.
La città antica è letteralmente scavata nella roccia. In realtà, in buona parte, si tratta di tufo, quindi abbastanza semplice da scavare e modellare. Oltre alle singolari abitazioni, quello che si nota subito è l'evidente "segno" del tempo. Il tufo subisce l'erosione degli agenti atmosferici molto più della pietra, donando alle abitazioni un aspetto vissuto.
Direi che è una delle meraviglie che almeno una volta della vita bisogna visitare.
Qui una raccolta di scatti che ho fatto in due diverse occasioni.
La sessione notturna in compagnia dell'amico Marcello Lovino.












lunedì 28 luglio 2014

Il nostro contributo a "Ruvo, Carafa e la leggenda"

Quest'anno, il 21 e 22 Giugno, si è svolta la seconda edizione del corteo "Ruvo, Carafa e la leggenda", una singolare manifestazione rievocativa delle vicende storiche del XVIII secolo. Il corteo di figuranti, in abiti del periodo, ha percorso alcune strade cittadine.
Anche quest'anno la manifestazione è stata molto apprezzata ed è un vero piacere per noi contribuire, anche se in minima parte, alla crescita/divulgazione dell'iniziativa.
Di seguito il link ad una sorta di album fotografico virtuale.

www.ruvocarafaelaleggenda.tk


Fotografie realizzate da Marcello Lovino, postproduzione Gadaleta Massimiliano.


venerdì 11 luglio 2014

La maledizione di "Viale Madonna delle grazie" a Ruvo di Puglia

Sono da più di quindici anni che risiedo in Viale Madonna delle grazie a Ruvo di Puglia e, sin dal primo giorno, ho dovuto "combattere" con aziende, postini e corrieri per disguidi postali, pacchi non consegnati, ritardi ecc. Tutto (forse) perchè a Ruvo la strada che scende da Piazza Bovio fino al Santuario della Madonna delle grazie è stata divisa in due, la prima parte denominata Via Madonna delle Grazie, la seconda (dal semaforo in poi) Viale Madonna delle grazie. Ogni porzione della strada ha una sua numerazione.
Questa "genialata" comporta una serie di disguidi ai residenti, oramai da anni. Per prima cosa essendo un nome di indirizzo lungo molti mittenti abbreviano scrivendo V. (la V puntata) quindi chi consegna non sa più se si riferisce alla Via o al Viale. Spesso, anche se c'è scritto per esteso Viale, chi consegna, cominciando dall'inizio della strada, trova il civico ma non la corrispondenza del cognome e ritorna il pacco al mittente con la motivazione di "indirizzo errato", senza sapere che dopo il semaforo la numerazione ricomincia da 1 per il Viale.
Quasi la totalità delle cartine online (anche google maps) hanno dato per scontato che la strada abbia un unico nome e quindi la riportano tutta come Via Madonna delle grazie. Se anche trovassimo un corriere solerte che volesse consultare il GPS quasi sicuramente non troverebbe l'indirizzo.
La confusione è parecchia: nonostante la targa all'inizio della strada (la metà che mi interessa) riporti "Viale Madonna delle Grazie", alcune attività come la Cantina Crifo, l'Istituto Tecnico Commerciale riportano il proprio indirizzo come Via...
Ci sarebbe da chiedere alle istituzioni locali: "ma esattamente, dove abitiamo?"


La targa all'inizio della strada mostra questo:

giovedì 10 luglio 2014

Interfaccia/pulsantiera remota usb programmabile

Anche questo progetto nasce da un'esigenza personale. Mi è capitato varie volte di dover creare totem informativi per supermercati, fiere, negozi ecc. Semplici computer con sistema operativo Windows che facevano girare vari programmi, collegati a generosi monitor. Il problema è sempre stato quello di rendere i totem interattivi, senza però esporre la tastiera o il mouse al pubblico, per evitare che l'utente potesse pasticciare sul computer.
Ecco che nasce la mia pulsantiera programmabile. Si collega al pc attraverso un normale cavo mini-usb, può essere dotata fino a 8 tasti ed ognuno si questo può essere programmato in modo da effettuare un'operazione differente. Ho realizzato il programma "VBIface" che interfaccia la pulsantiera a qualsiasi programma presente sul computer, rendendo il prodotto veramente versatile. Il software sfrutta le shortcut (scorciatoie) che tutti i programmi in commercio usano. In pratica, premendo una serie di tasti sulla tastiera del computer si possono avviare la maggior parte delle procedure del software. VBIface, in base al pulsante premuto sulla pulsantiera esterna simula la pressione dei tasti shortcut sulla tastiera tradizionale avviando il processo che desideriamo. Il tutto, esponendo al pubblico solo la pulsantiera remota, nascondendo o staccando la tastiera del computer e il mouse. In questo modo diamo la possibilità all'utente di poter effettuare solo le operazioni che vogliamo.
La simulazione della pressione di più tasti può essere contemporanea (pressione di 2/5 tasti insieme) o sequenziale (un tasto dopo l'altro) in base alle esigenze del programma che vogliamo pilotare.
Inoltre ad ogni tasto della pulsantiera può essere associato l'avvio di un qualsiasi file o di una pagina internet.
Il software VBIface può essere impostato con l'avvio automatico del computer.
Qui sotto allego un primo video dimostrativo della pulsantiera. E' la prima versione del progetto, questo potrebbe variare leggermente in corso d'opera, ma le funzionalità principali rimarranno le stesse.


La pulsantiera può essere dotata di un modulo wifi, quindi la comunicazione col pc avverrebe via radio, senza fili.
Testata sui sistemi operativi Microsoft XP, Vista, 7 e 8.

martedì 13 maggio 2014

Test steadycam elettronico ricavato da un gimbal per Gopro per elicottero

Il mese scorso ho acquistato un piccolo gimbal brushless per il mio esacottero, ci si può montare piccole action cam come la Gopro.
Ho realizzato un supporto in ferro per tentare di usare il gimbal come una sorta di steadycam elettronico. Ci ho messo anche un supporto per il cellulare, visto che la Gopro può essere gestita via wifi.
Un tradizionale steadycam meccanico smorza i movimenti involontari su tutti i 3 assi, mentre un gimbal per elicottero solo su 2 assi.
Ho fatto il primo test video (che condivido qui sotto) che è risultato insufficiente. Per meglio dire, il gimbal lavora bene, gli spostamenti involontari sugli assi X e Y vengono ammortizzati abbastanza bene, il problema sono gli spostamenti sull'asse Z (rotazioni a destra e sinistra) che, non essendo dotato di terzo motore per quest'asse, risultano visibilissimi.
L'unica prova che posso fare è di realizzare un nuovo supporto ad U facendo combaciare l'asse Z del pugno della mano con l'asse Z della Gopro, nella speranza che il movimento risulti meno evidente. Altrimenti risulterà impossibile utilizzare un gimbal a 2 assi come steadycam.
Alla prossima...



Controllare il gimbal con dei potenziometri pwm esterni:

martedì 6 maggio 2014

Prototipo stativo da auto per camera crane

Avevo da tempo in mente di realizzare una sorta di accessorio per il mio camera crane, un sistema per spostare l'intera struttura per effettuare riprese in movimento.
Ci sono aziende specializzare nella realizzazione di camera crane da auto. Sono spettacolari e costosissimi. Lungi da me paragonare il mio progetto con queste sciccherie, si tratta sempre di una realizzazione per  utilizzo amatoriale/semi-professionale.
Le caratteristiche che ho dovuto rispettare sono: economicità del progetto, semplicità e velocità nel montaggio e smontaggio, comandabile dall'interno del veicolo.
Ho fatto un po' di prove e sono arrivato alla realizzazione di un prototipo finale.
Non dovendolo fornire di servomotori per i movimenti (come quelli professionali) è possibile utilizzarlo con il movimento parallelo al pavimento, gestibile con il blocco della puleggia del mio crane. Un cavo, gestito da una seconda persona nell'auto permette di far salire e scendere il crane.
E' possibile montarlo sulle normali barre portapacchi delle vetture.
A breve comincio i test video per avere conferma della reale fattibilità del progetto. Per il momento condivido il video del prototipo finale.



Questa è un'immagine pubblicitaria di un'azienda che produce/noleggia camera crane da auto:



domenica 4 maggio 2014

Fa meno selfie e più autoscatti e tuo nipote guadagnerà di più!



Tu dirai “ma che c’azzecca” l’autoscatto col guadagno di un parente?
E’ il riassunto del breve pensiero che vorrei condividere stamani con chiunque passi sul mio blog.
Mi stavo facendo un caffè in cucina ed ho sentito che in tv parlavano (per l’ennesima volta) di “selfie”, cioè di autoscatti realizzati solitamente col telefonino. Da quando, quest’anno, agli Oscar del cinema un gruppo di attori si è scattato una simpatica foto con un telefonino è divampata la selfie-mania. Per loro che stavano in America è normale chiamarlo selfie, ma per noi italiani, ciò che per anni si è chiamato “autoscatto” è diventato improvvisamente “selfie”. Oggi, noi italiani, mangiamo spaghetti* e selfie, quindi possiamo depennare un'altra parola italiana dal vocabolario per metterci una inglese.
Da questo sorge spontanea una domanda: “ma quanto siamo coglioni noi italiani?”
Viviamo nella nazione che HA PIU’ STORIA al mondo, una delle PIU’ CARATTERISTICHE al mondo, con una posizione geografica delle PIU’ STRATEGICHE al mondo, ma noi italiani non facciamo altro che cancellarne un pezzetto ogni giorno.
Farei un invito ai selfie-isti di oggi: se volete parlare l’inglese e non più l’italiano ANDATEVENE in Inghilterra o in America, qui SIAMO in Italia!
Vengo al collegamento col “guadagno”. Per fortuna ci sono persone, in Italia, che lavorano per mettere in risalto e salvaguardare il nostro “patrimonio genetico”, dagli edifici storici agli alimenti, dalle tradizioni locali al “made in Italy”, dal buon gusto al genio italiano, ma questo non basta per evitare di perdere  prestigio agli occhi del mondo. Se vogliamo che la nostra nazione cresca dobbiamo cambiare atteggiamento, TUTTI. Siamo fra le popolazioni meno nazionaliste d’Europa, siamo capaci di mostrare un minimo di orgoglio nazionale solo ogni 4 anni, in occasione dei mondiali di calcio… e questa è una vergogna.
Da questo punto di vista forse avremmo da imparare dai nostri vicini francesi.
Ti ringrazio per il tempo dedicato alla lettura del mio pensiero. Buona Italia a te.


*mi auguro che non venga mai un giorno che gli spaghetti diventano “noodles” o qualcosa di simile :O 



Aggiornamento 15/05/2014: Lo conferma il fatto che stamani non ho trovato questo selfie ma quest'AUTOSGATTO!



Hahahahaha, battuta stupida ma non ho resistito...

mercoledì 30 aprile 2014

Kit luci led auto (luci di cortesia, cromoterapia, luci stroboscopiche)

Un paio di mesi fa ho avuto una richiesta da una persona. Visto il boom delle luci led, voleva personalizzare l'interno dell'auto usando questo tipo di luce.
Esistono in commercio centraline elettroniche che permettono di regolare l'intensità luminosa dei led o il colore di quelli RGB (tre colori miscelati rosso, blu e verde). Il problema è che doveva essere abbastanza piccola, tanto da essere occultata, essere gestita tramite comandi esterni (proprio perchè occultata) ed essere naturalmente alimentata a 12V.
Dopo una bella ricerca sono riuscito a trovare la centralina ideale: piccola, alimentata a 12V, gestita da un telecomando, con memoria (in modo da non doverla reimpostare ad ogni avvio dell'auto) e con 4 programmi strobo (gioco luci a suon di musica).
Ho fatto pilotare dalla centralina 4 strip led RGB del tipo SMD5050 (i più potenti), lunghi 30 cm ognuno, collegando l'alimentazione alle luci dell'auto. Ho posizionato i led nella zona bassa dell'auto in modo da non creare fastidio alla guida. Ricordo, a tal riguardo, che è meglio non eccedere con le luci all'interno dell'auto perchè se si trova qualche agente zelante potrebbe multare tutto ciò che può "recare pregiudizio alla guida del veicolo", come la musica troppo alta o luci troppo intense.
Devo dire che a lavoro finito il risultato è stato migliore delle aspettative. Chi me l'ha commissionato era veramente entusiasta.
Il effetti il progetto è veramente versatile. E' possibile utilizzarlo come normali luci di cortesia, illuminando la parte bassa dell'auto. Con effetto cromoterapia, ci sono 2 programmi fade che variano colore lentamente ed automaticamente, inoltre è possibile utilizzarlo per rendere più accogliente l'abitacolo utilizzando colori caldi (rosso) in inverno e colori freddi (azzurro o verde) d'estate.
La centralina dispone anche di 4 programmi strobo attivati dal suono, i giochi di luci cambiano a ritmo di musica. Avendo una memoria interna, la centralina memorizza l'ultimo programma usato e lo riattiva all'accensione del veicolo, senza il bisogno di usare ogni volta il telecomando.

Ho pensato di proporre tutto il kit a chiunque voglia installarlo in auto, anche se non ha particolari conoscenze di elettronica e senza la necessità di un elettrauto.
Fornisco tutto il materiale (centralina, luci, cavi, connettori) gia preassemblato, saldato ed isolato. Realizzerò a breve un video che mostra come installare il kit in auto.
L'installazione dura circa 2 ore.

Non avendo la possibilità di riprendere il kit installato sulla prima auto, ho replicato l'installazione sulla mia vettura (Fiat Punto II serie). Ecco come appare il kit montato:


Qualche indicazione su come installare il kit in auto:

Nuovo schema di collegamento fili:

lunedì 7 aprile 2014

Evitiamo di diventare complici di atrocità sugli esseri viventi...



Con questo post vorrei invitare a riflettere su un fenomeno che è sotto i nostri occhi ogni giorno.
Internet, ma soprattutto Facebook, permette di condividere qualsiasi cosa. Aldilà delle tante bufale, capita sempre più spesso di incappare in video degni dei peggiori film dell’orrore, con l’unica differenza che non si tratta di finzione scenica. Si vedono le peggiori atrocità, inflitte ad animali ed esseri viventi, filmate appositamente per essere diffuse su internet, con l’unico scopo di alimentare la psiche malata di chi li realizza.
Che si tratti di gruppi di guerriglieri che vogliono dimostrare la propria supremazia o di semplici singole persone con problemi comportamentali, tutte le volte le atrocità vengono perpetrate su persone o animali indifesi, con l’unico scopo di provocare ribrezzo, tanto da far condividere il materiale foto/video.   
Forse non ci hai mai pensato, ma condividere questo tipo di materiale ci rende, in qualche modo, complici della violenza. Condividendo non “denunciamo” ma facciamo solo un piacere a chi ha messo in rete il materiale. Questi criminali (perché qui parliamo di veri e propri crimini) contano proprio sul voyeurismo e la pigrizia della maggior parte degli utenti che, nella migliore delle ipotesi, si limitano a condividere cliccando su un tasto, sperando che qualcun altro faccia qualcosa. Sommiamoci anche i siti internet da 4 soldi, il cui unico intento è quello di raccogliere click per guadagnarci dalla pubblicità, e a volte anche alcune emittenti televisive poco coscienziose, e non si fa altro che alimentare queste grottesche abitudini invece di debellarle.
L’unico modo per denunciare questi reati è cercare di risalire alla fonte della prima condivisione del video o foto, denunciare il fatto alle autorità e chiedere al sito internet che li ospita (qualsiasi sia) di rimuovere immediatamente il video o la foto.
Teniamo presente che nel mondo ci sono persone (per fortuna poche) che sono capaci di atrocità che nemmeno nel nostro peggior incubo saremmo capaci di immaginare. Per denunciare non serve mostrare agli altri quello che questi criminali ci chiedono di diffondere, basta descrivere il reato, così lo fermiamo!
Ultima cosa: solitamente, quando su Facebook, diffondono un video/foto e la didascalia riporta qualcosa come “diffondete più possibile”, l’unico scopo è quello di arraffare click, perché su FB un contenuto molto cliccato e condiviso fa guadagnare credibilità alla pagina/gruppo che lo ha postato. Meditiamo…
Ti ringrazio per aver letto il post e ti auguro “saggia navigazione” ;) 

Questa è un'immagine che ho creato e postato sul mio account FB.

domenica 23 marzo 2014

Resettare gli errori della centralina OBD (Fiat, Lancia, Alfa Romeo) per evitare la bocciatura alla revisione.

Sono appena venuto a conoscenza del fatto che alcune officine non effettuano la revisione alle auto con spia "errore motore" accesa. Bastano pochi euro per collegare il proprio computer alla centralina e resettare il registro degli errori ed eventualmente tenere sotto controllo i parametri dell'auto. Ecco come fare.
Buon divertimento...





sabato 15 marzo 2014

Con un tubo (da pochi euro) il tuo vecchio obbiettivo manuale diventa un eccellente macro

Finalmente ieri mi è arrivato il tubo prolunga da applicare alla mia Nikon D5100. Essendo una versione veramente economica non ha i contatti elettrici per mettere in comunicazione corpo macchina ed obbiettivo, quindi si perdono gli automatismi e si deve regolare tutto manualmente. Comunque, per quello che dovevo fare andava benissimo perchè dovevo utilizzarlo con un datato 85mm non autofocus.
Oggi ho fatto le prime prove e devo dire che non è affatto male. L'apertura e la messa a fuoco le ho regolate dall'obbiettivo.
Questo è il tubo a lunghezza variabile:


E questi sono i primi scatti (fiori da 1-2cm di diametro):








Qui un test video (HD):

venerdì 14 marzo 2014

Corso di fotografia: Lezione 1 - "Impariamo a firmare le foto"

Questa è una cosa che mi diverte ogni volta... e mi è capitata varie volte :)
Non mi reputo un fotografo perchè ho conosciuto i veri fotografi, sono un appassionato di video e fotografia da parecchi anni. Qualche mia conoscenza è al corrente di questa mia passione, così è capitato che mi ha mostrato alcuni lavori fotografici. Alcuni sono alle prime armi, altri si reputano veri e propri fotografi. Entrambi hanno in comune una cosa: sembra che abbiano seguito lo stesso corso di fotografia.
Lezione numero uno: Imparare a firmare le fotografie. Sembra che una cosa fondamentale da fare sia quella di apporre sulla foto il proprio nome, anche se lo scatto è orrendo e privo di ogni nozione di base. Alcuni, per sembrare ancora più fichi, ci scrivono Photographer o Ph (abbreviazione), in inglese :D
Mi sento tremendamente in imbarazzo a dover far notare certi aspetti così elementari che spesso evito di commentare gli scatti.
Altro errore comune è fare un massiccio uso dei filtri di Photoshop per fare (a casaccio) diverse varianti della stessa foto. E poi le propongono tutte... come per dire "scegli l'opera d'arte che più ti piace". Hihihihihi... Ma dai... Ma non si può...
E come se un muratore mischiasse diverse volte cemento, mattoni e sabbia fino a quando non gli riesce una cosa simile ad una casa. Oppure un pittore lanciasse i colori sulle tele fino a quando non gli riesce una cosa guardabile.
E' una cosa abbastanza elementare che non ci sarebbe bisogno di spiegarla. Photoshop ed affini sono strumenti che servono a realizzare il progetto che l'artista ha in mente.
Nello stesso modo il muratore deve avere ben chiaro in mente quello che vuole realizzare e quindi scegliere gli strumenti ed i metodi più idonei al raggiungimento del progetto.
Se fai diverse varianti della stessa foto e ci metti pure la tua firma non fai altro che far sapere a tutti che non sei un fotografo... poco ma sicuro!
La strada più giusta da percorrere dovrebbe essere: STUDIARE, SCATTARE, FARSI GIUDICARE (soprattutto dai professionisti), CORREGGERE GLI ERRORI e quando si assume qualcosa di simile ad un proprio stile FIRMARE le foto.
Per quello che ho imparato, in ambito artistico (in generale) solo i grandissimi artisti possono permettersi il lusso di creare una "cagata" e metterci un firma sopra per trasformarla in un opera d'arte.
Se invece un pinco pallino qualsiasi crea una "cagata" e ci mette la firma, rimarrà sempre una "cagata" con la firma. L'unica differenza è che si saprà in giro chi ha fatto quella "cagata".
A buon intenditore poche parole ;)


Bufabook... le nuove tendenze create da Facebook

I social network, soprattutto Facebook, hanno certamente contribuito a modificare il nostro modo di usare il computer. Non solo. Anche l'informazione ha assunto un nuovo significato.
Ho coniato un nuovo termine per riassumere la nuova tendenza nata con Facebook: Bufabook, cioè il book delle bufale.
Fino a qualche anno fa, i siti internet che facevano informazione erano premiati dai visitatori solo se pubblicavano informazioni di qualità. Facebook ha introdotto l'innovativo (quanto disastroso) sistema di tag, che premia le informazioni con più condivisioni o con più "mi piace". Questo meccanismo ha invogliato i "creativi" della rete ad inventarsi i metodi più assurdi pur di arraffare i click degli utenti. Tutto questo porta alla spiacevole conseguenza che, oggi, almeno il 70% delle informazioni circolanti su Facebook sono "bufale".
Ci sono alcune tecniche, adottate dai "furbi", che sono oramai ben radicate.
Ad esempio, basta creare un blog (gratuito), magari inserendoci nel nome parole importanti come Italia, notizie, news ecc. per renderlo più credibile ed inventarsi, di sana pianta, le notizie più assurde, magari corredate da immagini sapientemente scelte o modificate per rendere più credibile la notizia. Una volta condiviso il link su Facebook questo comincia a rimbalzare sul social network, sempre più condiviso e visibile.
Altra tecnica è creare dei "flame" in maniera semplicissima. Basta prendere una foto di un vip o di un politico e scriverci sopra una frase assurda (facendo capire che l'ha pronunciata lui). Una condivisione del genere può provocare anche centinaia di risposte (da questo il nome flame) da utenti infastiditi dalla frase pronunciata. Inconsapevolmente, tutte queste risposte danno maggiore visibilità a quell'informazione, perchè il sistema informatico valuta automaticamente gli utenti che partecipano ad una discussione senza poterne valutare i contenuti i la provenienza.
Uno dei primi sistemi, abbastanza squallido e poco fruttuoso, è prendere un immagine, inserirci una frase scontata tipo "se ami gli animali condividila sulla tua bacheca", "se ami Gesù condividi quest'immagine" ecc. e farla circolare su Facebook in cerca di qualche click.
Un sistema abbastanza recente ed ingegnoso è invece quello di condividere delle immagini con titoli abbastanza assurdi/raccapriccianti o a sfondo sessuale (quello tira sempre) ed invitare a cliccare per guardare il video. Questo porta ad un sito esterno dove c'è un finto player video, l'utente ci clicca sopra convinto di poter finalmente vedere questo morboso video ma non si avvia niente. In realtà sotto il finto player, cliccato una o più volte, c'è uno script che ha permesso di condividere sul diario dell'ignaro utente il link alla stessa notizia. Il risultato, a volte abbastanza imbarazzante, è che si condividono notizie sconce (con tanto di immagine esplicita).
A termine di questa breve carrellata cosa dire? In attesa di sistemi informatici che siano in grado di premiare le informazioni reali possiamo, noi utenti, solo adottare un sistema più critico e ponderato prima di "cliccare" su qualcosa. Il buon senso è la migliore strategia.

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mercoledì 5 marzo 2014

Finalmente nasce BaBat, la prima rivista digitale multimediale della provincia di Ba e Bat. Pubblica una tua pagina gratis...

E' passato quasi un anno da quando, per la prima volta, mi è passata per la testa quest'idea. Preso dai tanti impegni quotidiani ho sempre rimandato.
A Gennaio ho fatto una veloce ricerca ed ho scoperto che nella nostra zona non esiste ancora un progetto simile, quindi mi sono armato di tanta pazienza, ho ritagliato un pò di tempo di qua e di là e, negli ultimi giorni, è nato BaBat.
Ma cosè?
Premetto che è un progetto sperimentale ancora in fase d'avvio, quindi potrebbe cambiare connotati nel tempo, ammesso che sia un'idea fattibile.
Si tratta di una sorta di pubblicazione digitale, suddivisa in pagine, sfogliabile come se fosse una rivista cartacea. E' rivolta all'utenza delle province di Ba e Bat ed è gratuita.
E' gratuita non solo la consultazione della rivista ma anche la pubblicazione di una pagina.
Chi può aderire all'iniziativa? Potenzialmente chiunque abbia qualcosa da pubblicare. Ad esempio un negozio potrebbe mostrare articoli nuovi o in offerta, un'associazione potrebbe parlare delle proprie attività, un artista potrebbe mostrare alcuni lavori, un locale potrebbe invitare ad un proprio evento ecc.
Ognuno può creare autonomamente la propria pagina da inserire nella rivista.
Naturalmente il fine è quello di rendere piacevole e leggibile la rivista, invogliando l'utenza a leggere le uscite successive, quindi verranno selezionate le pagine più idonee alla pubblicazione.
Per maggiori dettagli puoi visitare www.babat.tk


  

venerdì 28 febbraio 2014

Lavori acquedotto pugliese a Ruvo di Puglia, disservizi per tutti.

Da qualche tempo le strade di Ruvo di Puglia stanno diventando un colabrodo grazie alla sostituzione di alcune tratte delle tubazioni idriche da parte dell'acquedotto pugliese.
E' un lavoro indispensabile quindi... pazienza. Ma la situazione diventa insostenibile quando questi lavori provocano gravi disservizi sulle altre utenze.
In Viale Madonna delle grazie, i palisti "esperti", col mini escavatore, hanno tranciato tutto quello che era tranciabile, creando enormi disagi. Giorni fa hanno tranciato il cavo elettrico che alimenta la nostra zona. Per fortuna l'internvento tempestivo dei tecnici ci ha fatto stare senza corrente "solo" per 4 ore. Da almeno un paio di giorni l'illuminazione stradale di vico pasolini è completamente spenta. Stamani ho trovato i tecnici della manutenzione elettrica che riallacciavano i cavi dell'illuminazione stradale, tranciati sempre dallo scavatore.
Da mercoledì scorso alle 13:00 circa non abbiamo più ne telefono ne adsl. Ho scoperto che, scavando, hanno tranciato anche i cavi del telefono. Quest'ultimo distacco sta causando enormi problemi perchè io con internet ci lavoro, oltre ad avere mia madre invalida, bloccata in casa, con l'unico mezzo di sorveglianza e di emergenza che è il telefono.
Da sottolieneare che i cavi sono a distanza fra loro, quindi tranciati in momenti diversi.
Non posso che fare i complimenti all'acquedotto pugliese per i disservizi provocati!


P.S. sto scrivendo queste righe senza sapere quando riuscirò a metterle on-line visto che non ho ancora l'adsl.



sabato 8 febbraio 2014

Mouse verticale: addio alla sindrome del tunnel carpale (forse)

Ciao. Un brevissimo video per mostrare quello che ho scoperto qualche mese fa in fatto di mouse. Potrebbe essere utile alla tantissime persone che passano ore al pc ed hanno problemi, più o meno seri, con il polso.
Un mouse verticale potrebbe alleviare i problemi... io mi trovo meglio.


martedì 28 gennaio 2014

Assicurazioni in Italia... sempre peggio!

Ho gia una bassissima considerazione delle assicurazioni in Italia, infatti è meglio che non definisca la categoria perchè offenderei qualcuno!
Come in altre situazioni italiane, liberalizzando il mercato, si è creato un evidentissimo "cartello", a solo discapito degli assicurati.
I governanti, come al solito, sono troppo occupati a salvaguardare il proprio bottino per interessarsi al fenomeno, e poi perchè schierarsi contro lobby così influenti??????
Come tanti di noi potrei raccontare decine di episodi assurdi sulle assicurazioni, ma mi limito solo all'ultimo.
Adesso sono assicurato con Groupama di Terlizzi.
Dovendo cambiare auto, ho scoperto che del veicolo che mi piacerebbe acquistare esiste la stessa motorizzazione con due potenze differenti. A fronte di una potenza maggiore volevo capire se convenisse avere più spese (bollo e assicurazione) così ho mandato un'email con una richiesta al mio assicuratore per conoscere la differenza del premio assicurativo. Dopo alcune ore, non avendo avuto risposta ho telefonato ed ho conosciuto l'ennesima assurdità: per avere un preventivo di assicurazione non basta conoscere tutti i dati dell'assicurato oltre al modello, cilindrata, anno e potenza del veicolo. Serve fotocopia del libretto dell'auto SOLO PER AVERE UN PREVENTIVO.
In poche parole, per decidere quale tipo di motorizzazione scegliere, dovrei girare per i rivenditori, trovare le auto in vendita per ogni motorizzazione (indipendentemente dallo stato dell'auto), chiedere copia dei libretti di ognuna da inviare all'assicurazione, per poi decidere quale tipo di auto cercare per l'acquisto.
Siamo nel 2014, i servizi informativi sono on-demand, in tempo reale e un assicuratore è in grado di fare un preventivo al computer in 2 minuti. Nonostante questo dovrei perdere ore del mio tempo solo per avere un'informazione... COMPLIMENTI!!!!
Non penso di sbagliare se confermo, per l'ennesima volta, che le assicurazioni in Italia fanno solo i c...i propri... e noi paghiamo (SALATO).
Meditiamo...

     

giovedì 16 gennaio 2014

Da vecchia tastiera pronta alla discarica a moderno sintetizzatore con pochi euro...

E' inutile, quando riesco a dare nuova vita ad un oggetto destinato al macero sono veramente contento... sono un riciclone incallito.
Scrivo questo breve post che per molti risulterà banale... per molti ma non per tutti ;)
Per caso, parlando con un amico, ho scoperto che voleva buttare una vecchia tastiera musicale. Voleva interessare il figlio 13enne all'argomento ma l'attrezzatura era veramente troppo antiquata per attrarre l'attenzione del giovane, specialmente se paragonata alle moderne tastiere/sintetizzatore.
Ho proposto un ultimo tentativo che costava solo un piccolissimo investimento. Ho acquistato un cavo che permette di collegare le porte midi presenti sulle tastiere musicali alla porta USB del computer per far comunicare i due dispositivi. Nonostante questo tipo di cavo sia sempre esistito (io ne avevo uno da MIDI a seriale RS232 dei vecchi computer) a quanto pare non è ancora molto conosciuto.
Utilizzando un software audio (ce ne sono tantissimi anche gratis), con questo tipo di collegamento è possibile suonare sulla tastiera ed ascoltare il "risultato" dalle casse del pc. La parte che sintetizza i suoni la fa il software, quindi diventa possibile sbizzarrirsi a creare suoni di ogni tipo, registrare e suonare una traccia per volta, modificare lo spartito appena suonato direttamente sul pc ecc.
Insomma spendendo solo 7 euro ho permesso di poter nuovamente riutilizzare la vecchia tastiera musicale che, in questo modo, è diventata più interessante.
Ho collegato la mia vecchia tastiera Yamaha PSR330 al pc per testare il cavo MIDI-USB...
N.B. Naturalmente la tastiera, anche se vecchia, non deve essere proprio un giocattolo perchè ci siano le connessioni MIDI (due connettori tondi).

Ciao